Le cose e le persone cambiano. Cambiano sempre, non c’è un cazzo da fare. Bisogna capirlo, accettarlo, vederci pure l’aspetto positivo. Sarebbe preoccupante, d’altronde, se tutto restasse fermo, uguale a se stesso. Se le persone non mutassero nel tempo, se le relazioni non evolvessero (o involvessero) in un incessante impetoesistenziale. E invece, per fortuna, il tempo scorre e noi cambiamo. Il passato rincorre il futuro, oppure il futuro fugge a gambe levate da trascorsi complessi, oppure ancora tergiversa spaurito, in ascetica contemplazione del tempo che fu. Ma, in un caso o nell’altro, i punti fermi – certe volte – scarseggiano. Il senso di appartenenza pure e, se non hai l’agilità per costruirti un nuovosistema a cui aderire, nel quale trovare un sufficiente appagamentoumano, le cose non si mettono tanto bene. Per carità, c’è il lavoro, che è il più efficace (oltre che…
View original post 1.370 altre parole

Lascia un commento