Chissà chissà chissà. Chissà se il salto dell’ostacolo è privo di fatica, se la dissolvenza sarà di mille colori dei quali non conosco i nomi. Chissà se le mie parole aumenteranno di peso, chissà se il mio peso svanirà. Chissà se della tristezza ne faranno un gelato che ha un sapore diverso per ognuno.
Chissà cosa si farà muto e cosa suono. Chissà cosa si farà muro e cosa spazio aperto. Chissà cosa si farà immagine fissa e cosa carrellata. Chissà cosa la macchina da presa rincorrerà e cosa aspetterà.

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