Salve “chiunque tu sia”,

il mio corpo andrà bene? La mia incostanza. Le mie mani scavate dove muscolo non c’è più e le mie dita lunghe buone solo per tenere una sigaretta. Andrà bene il mio guardare verso il nulla sperando di vedere qualcosa? Andranno bene le mie due altezze? I miei occhi scuri e il leggero strabismo controllato quando sono stanca? I miei occhiali che forse non rendono? Il mio umorismo allenato con decisione. Le brutte parole. La mia pancia. Il mio non avere tutta questa voglia di litigare. Il mio ammutolirmi. Andranno bene i miei sensi di colpa? La mia voce, la mia cadenza che mi fa cadere in C poco convinte. Il mio modo di arrabbiarmi. Il mio impegno nei compromessi. Andrà bene la mia convinzione che il futuro può essere letto fino ad un certo punto? I miei traumi? Le mie gambe che fanno poco o niente? I miei piedi spesso gonfi? Il mio non amare molto il rossetto? I miei sorrisi? Andranno bene i miei sorrisi? La mia voglia di voler essere felice e a volte avere il bisogno di ricordarlo? I miei flussi di coscienza e di incoscienza? La mia musica spesso triste. I miei film spesso malinconici. Le risate fuori luogo? Le lacrime trattenute? La rabbia? Il modo di baciare? Le mie ragioni? Le mie serie tv. I miei libri. Le mie parole scelte con cura. Il mio tatuaggio. La cicatrice sul braccio e quella sul ginocchio. I miei limiti. Il mio cuore, andrà bene il mio cuore?

E andrà bene il tuo corpo? La parte che non ti piacerà? I lamenti inevitabili? I tuoi sensi di colpa dei quali non avrai coscienza? Il tuo modo di arrabbiarti e di cedere? I tuoi occhi che dei miei non avranno niente ma che spesso avranno tutto? Le tue ragioni che a volte saranno lontane dalle mie? Il tuo muoverti avanti e indietro, avanti e indietro perché puoi farlo. I giochi d’amore e d’orgoglio. I tuoi rancori e rimpianti. I compromessi che ti terrorizzano. Andranno bene le tue labbra? Il tuo coraggio, il tuo umorismo? Il modo di mangiare, di masticare, di imboccarmi tra una risata e l’altra? Le tue risate. Il tuo dolore andrà bene? Andrà bene il sapore delle tue lacrime? Il tuo modo di pronunciare le parole, le tue parole, i tuoi flussi di coscienza e incoscienza. La tua incoscienza e la mia incoscienza insieme? E i tuoi limiti. Il tuo cuore, andrà bene il tuo cuore?

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