Lettere al “Tu” e al “Voi”

Ciao Tu, Voi,

Tu, sì proprio Tu che questa mattina ti sei alzato male ma ti parlano comunque e devi parlare comunque. Oppure Tu con il cuore frastornato dal tempo e vorresti scippartelo fuori dal petto per fargli una carezza. O anche Tu, non ti nascondere, tanto ormai ti ho visto: Tu così felice da fare invidia a quell’altra con il cuore frastornato. Tu felice e impaurito perché ti piace così tanto questa tua felicità. Tu, ciao Tu che mi guardi con la faccia schifata, come se non mi riconoscessi ma poi ricordi che mi conosci e mi disconosci. Ciao Tu che vorresti che scrivessi “a te” perché così sarà tutto ineccepibile. Sì saluto anche te, Tu, che mastichi le patatine mentre parlo, così speri che nessuno senta il crunch.

Oh ciao voi figure onomatopeiche, salvezza nella mancanza della parola, primo incontro con il mondo… le patatine: ciao patatine, fritte o come volete, dannifiche patatine.

Ciao a tutti voi corporei e incorporei, così immensi da uscire fuori da voi stessi. E voi con il corpo che non vi appartiene e voi con il corpo che vi appartiene anche troppo. Il nostro corpo, ciao! Ciao Voi che non vedete l’ora e che vi amate in fondo al cinema perché lì avete visto l’amore per la prima volta. Ciao Voi che usate le pozzanghere come specchi: tra poco pioverà. Ciao Voi che lì, in disparte, costruite barchette di carta per il riflesso di quegli altri. Ciao Voi che salpate con quelle barchette come fossero velieri. Oh ciao velieri e sirene. Ciao mare, indispettito mare, incontrollabile mare e amore, ciao!

Ciao tu, voi. Ciao!

2 risposte a “Lettere al “Tu” e al “Voi””

  1. Ciao anche per te…. Un bel ciao uscito dal cuore frastornato😍

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