GNE GNE GNE!

  • A Catania piove a dirotto da un paio d’ore e quando piove penso sempre che la pioggia mi piace un sacco. Ero abituata a camminare sotto la pioggia, l’ho fatto fino ai miei 20anni perché non avevo la macchina, mia madre non guida, quindi se dovevo andare da qualche parte dovevo prendere l’autobus che da…

  • Io odio la GNE e lei lo sa. La immagino uguale a me, più magra, con una muscolatura evidentemente allenata. Me la immagino non con i capelli corti come i miei ma lunghi, gli occhi più scuri e grandi dei miei e con un sorriso sfrontato perennemente stampato in volto. È sempre in piedi, credo…

  • Le mie mani sono stronze. Spesso le considero stronze: dipende da che lato le guardo, dalla posizione che hanno assunto senza che io me ne accorgessi. Dipende se quel giorno mi fanno male oppure no, se quel giorno mi permettono di scrivere oppure no, studiare oppure no. Alcune volte mi deludono perché non seguono il…

  • Quando mi è stata diagnosticata la malattia ho dovuto prendere consapevolezza di una parte di me che sconoscevo. È proprio il mio dna fatto male, fatto così a cazzo. Piano piano ho iniziato a pensare che la malattia fosse come il colore dei capelli: “Fede sei malata, allo stesso modo hai i capelli castano scuro,…

  • Non ricordo quando ci siamo conosciute, in quale anfratto del mio passato. Sei l’unica parte di me con la quale non ho mai litigato, della quale mi sono sempre vantata. Ti porto sul petto come una medaglia al valore, come cicatrice. Il cielo mi guarda, mi insulta perché io distolgo lo sguardo per trovarti nella…

  • Passo dal desiderio di volermi definire all’avere il terrore verso ogni tipo di definizione. Probabilmente perché il mondo è un po’ bastardo e definirsi significa andare incontro a scontri di definizioni. Io ad un certo punto mi sono ritrovata con una definizione addosso come l’estate di Jovanotti. Una definizione che si materializza con il postino…

  • Sei dietro la mia sedia e le tue mani sono a un passo dalle mie spalle, sospese in attesa del mio consenso al tuo tocco. Non ho mai scritto una lettera a qualcuno che si trovasse così vicino.  Ho imparato che ammettere di aver sbagliato è meno stancante del trovare giustificazioni a ogni errore e lo…