lgbtq
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Sarò indecisa poi un giorno, sul dove posizionarti, in quale parte del corpo potrò lasciarti? Sulle spalle per ricordami la leggerezza intervallata da macigni. Oppure tra le dita per ricordare la libertà e poi la costrizione. Ma in fondo potrei posizionarti sulla cassapanca a guardarmi muta mentre prenderai polvere. Cambieresti colore. Il tuo sorriso non…
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Marte in Bilancia Venere in Cancro Le parole sul sedile della macchina Gli sguardi sul petto con un piccone “Sfondo girasoli” Il corpo sorvolato da improvvise affinità La pelle buttata in terra Le lingue annaffiate da Martini Rosso “Abbiamo imperfezioni da regalarci” I libri prendono fuoco sulle labbra Capelli attraversati da slanci di libertà Traumi…
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Settimana scorsa in una serie tv, un personaggio ha parlato del “mondo fantasma”. Un mondo che aveva creato fin da piccolo dove riconoscersi fosse più semplice, un mondo che con l’età era cambiato. Allora ho pensato ai miei mondi fantasma. L’ho fatto all’improvviso, con un po’ di stupore, come se il non avere un nome…
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Fino ai 18 anni la mia vita era solo la mia vita. Non avevo nessuna caratteristica che portasse gli altri a dire qualcosa su di me. Nulla che potesse essere giudicato, problematizzato. Il mio approccio alla vita non aveva nulla a che fare con gli altri, perché gli altri non vedevano nulla. Il mio dentro…
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Oggi è la festa della mamma e Tajani ha detto che una donna si realizza pienamente solo se è madre, che una famiglia non è tale senza figli. Io ho 32 anni, sono donna, sono single, sono lesbica, sono disabile, non ho figli. I figli sono l’argomento più doloroso della mia vita da adulta, più…
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Fece dei tagli precisi e verticali ai lati del proprio corpo. Scelse di farlo di fronte lo specchio del salotto, posizionato accanto al divano di tessuto blu coperto da un lenzuolo arancione. Quel lenzuolo era un regalo di suo padre che camuffava il regalo di sua madre: il divano blu. Non erano mai andati troppo…
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La spada stava nel fodero e non veniva sguainata da così tanto tempo che la polvere ne aveva preso possesso. L’armatura e lo scudo venivano mangiati dalla ruggire e la nostra ex-eroina che ne era la proprietaria, ogni giorno, in un momento preciso del pomeriggio – tra le 15 e le 16 – e la…
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La signorina Credo e la signorina Boh avevano due bancarelle ai lati di una larga e lunga strada del centro città, erano lì da moltissimo tempo. Non avevano mai parlato, si guardavano soltanto ma neanche troppo bene. Per esempio nessuna delle due avrebbe potuto dire di che colore l’altra avesse gli occhi. Non avrebbero potuto…